Tavolo Giotto Stoppino
Se si parla di design degli anni ‘70, non si può non prendere in considerazione la figura di Giotto Stoppino. Designer e architetto lombardo, è stato uno dei primi a dare una nobiltà estetica alla plastica, rendendola protagonista di tanti suoi progetti. Celebre è la sua collaborazione con Kartell che ha portato alla luce alcuni pezzi iconici del marchio, come il tavolo impilabile e il portariviste.
Vincitore per ben tre volte del Compasso d’oro, è presente alla permanente del MoMA di New York con la lampada 537 di Arteluce e al Victoria and Albert Museum di Londra con il mobile Sheraton di Acerbis.
Se si parla di design degli anni ‘70, non si può non prendere in considerazione la figura di Giotto Stoppino. Designer e architetto lombardo, è stato uno dei primi a dare una nobiltà estetica alla plastica, rendendola protagonista di tanti suoi progetti. Celebre è la sua collaborazione con Kartell che ha portato alla luce alcuni pezzi iconici del marchio, come il tavolo impilabile e il portariviste.
Vincitore per ben tre volte del Compasso d’oro, è presente alla permanente del MoMA di New York con la lampada 537 di Arteluce e al Victoria and Albert Museum di Londra con il mobile Sheraton di Acerbis.
Se si parla di design degli anni ‘70, non si può non prendere in considerazione la figura di Giotto Stoppino. Designer e architetto lombardo, è stato uno dei primi a dare una nobiltà estetica alla plastica, rendendola protagonista di tanti suoi progetti. Celebre è la sua collaborazione con Kartell che ha portato alla luce alcuni pezzi iconici del marchio, come il tavolo impilabile e il portariviste.
Vincitore per ben tre volte del Compasso d’oro, è presente alla permanente del MoMA di New York con la lampada 537 di Arteluce e al Victoria and Albert Museum di Londra con il mobile Sheraton di Acerbis.